Requisiti dell’investimento valido per il Visto E-2
La disciplina U.S. in tema di Visti E-2 richiede che venga investita una “sostanziale” somma di denaro in un’impresa americana. Nel momento in cui la tua domanda di Visto E-2 viene presentata, si dovrebbe già essere nella fase in cui i fondi sono stati trasferiti sull’impresa statunitense e cominciano ad essere spesi. In questo articolo gli esperti di E-2VisaWorld approfondiscono i requisiti che l’investimento deve possedere per qualificare come investimento valido ai fini del Visto E-2.
L’investimento deve essere sostanziale
Non è richiesto un investimento minimo ai fini del Visto E-2, ma l’investimento deve essere “sostanziale”.
Un investimento è considerato sostanziale se è:
- proporzionale al costo da sostenere per acquistare un business gia` esistente o per crearne uno nuovo da zero.
- idoneo a sostenere la crescita e lo sviluppo dell’azienda entro qualche anno (generalmente 5) dalla sua costituzione.
Alcuni tipi di business, come l’e-commerce, la consulenza e i servizi professionali, possono qualificare per il Visto E-2 basandosi su un investimento di soli $30,000. Tuttavia, e’ necessario far presente che in linea generale ottenere un Visto E-2 basato su un investimenti inferiore ad $80,000 – $100,000 puo` presentare maggiori difficolta`.
L’Investimento deve essere posto definitivamente “a rischio”
Per poter beneficiare di un visto E-2, i fondi investiti devono essere posti “irrevocabilmente a rischio”, ovvero i fondi devono essere utilizzati per finanziare le spese di avviamento e sviluppo della societa` e non devono potersi recuperare nel caso di . In altre parole, il capitale investito non deve essere recuperabile nel caso il business non vada come sperato.
Come notato sopra, al momento della presentazione della domanda di visto E-2, l’impresa americana dovrebbe essere già fase di start-up. Ciò significa che al momento della presentazione della domanda e` necessario aver gia`:
- Creato una societa` commerciale statunitense (leggi qui le opzioni per formare una società americana).
- Trasferito i fondi dal vostro conto nazionale al conto bancario della società americana.
- Utilizzato la maggior parte di questi fondi (almeno il 70% per stare sicuri) come working capital, ovvero per le spese legate alla gestione di impresa, come l’affitto, il costo delle attrezzature, il costo di professionisti quali avvocati e commercialisti, o il prezzo pagato per l’acquisto di un’attività gia` esistente.
Fondi in Escrow
In alcuni casi la legge eccezionalmente consente che l’investimento sia soggetto ad un livello di rischio piu` moderato. Cio` accade nell’ipotesi in cui si decida di acquisire un’impresa statunitense gia` esistente: in tal caso e` consentito depositare i fondi sul conto fiduciario del proprio avvocato americano (escrow funds) prevedendo una condizione sospensiva nel contratto di acquisto, in virtu` della quale se la domanda di Visto E-2 viene respinta, l’acquisto non si perfeziona e i fondi verranno restituiti.
Le linee guida in tema di Visto E-2 consentono di presentare richieste di Visto E-2 basate sulla formula dell’escrow funds come appena descritta, a condizione che vi sia anche un accordo con il legale depositario dei fondi in virtu` del quale lo stesso sara` fiduciariamente obbligato per legge ad erogare i fondi al venditore nel momento in cui il Visto E-2 viene approvato. Tale obbligo contrattuale imposto al legale fiduciario garantisce che il compratore non tornera` mai piu` nella disponibilita` dei fondi a meno che il Visto E-2 non sia respinto, il che fa si che il Consolato USA consideri detti fondi “irrevocabilmente a rischio”.
In sostanza, dunque, le linee guida consolari per il visto E-2 richiedono che l’unica condizione prevista nel contratto di acquisto sia l’ottenimento del visto E-2, ovvero, come detto sopra, se si ottiene il visto E-2, il prezzo di acquisto sarà erogato al venditore; in caso contrario, verrà restituito all’acquirente. Il problema piu` comune in situazioni di questo genere è che mentre, da una parte, un contratto di acquisto quasi sempre prevede una varietà di condizioni che devono essere soddisfatte perche` la transazione produca i suoi effetti, dall’altra gli organi di immigration US vogliono vedere soltanto una condizione, ovvero l’ottenimento del Visto E-2.
Per questo motivo, è fondamentale che il contratto di acquisto sia redatto in modo da garantire la protezione dell’acquirente / applicante ed allo stesso tempo in modo tale che sia in conformità con le linee guida consolari. Gli avvocati di E-2VisaWorld sono specializzati in tutto ciò che riguarda le domande di Visto E-2 e pertanto anche nella redazione e revisione di contratti di acquisto di attività commerciali.
L’investimento deve essere considerato “attivo”
L’impresa commerciale americana in cui vengono investiti i fondi deve essere una “impresa attiva”, vale a dire un’azienda commerciale operante nel commercio di beni o servizi a scopo di generare profitti. Gli investimenti considerati “passivi”, come l’acquisto di titoli azionari o proprietà immobiliari, non sono considerati validi per ottenere il Visto E-2.
L’impresa commerciale non puo` essere “marginale”
Un’attivita` commerciale viene considerata “marginale” dal punto di vista dell’immigrazione americana quando e` in grado di produrre un reddito sufficiente a mantenere soltanto il beneficiario del Visto E-2 e la sua famiglia. Un’impresa “non marginale”, per contro, è quella che produce un impatto significativo sull’economia americana creando nuove opportunità di lavoro e di business per i propri interlocutori americani. Dunque un’impresa creata soltanto per mantenere il beneficiario e la sua famiglia non e` sufficiente ai fini del Visto E-2.
Tuttavia, una società di nuova formazione, come tutte quelle che sponsorizzano il Visto E-2, non soddisfa quasi mai requisiti di marginalità. Secondo le linee guida consolari per il Visto E-2, una società può dunque essere marginale all’inizio, ma deve diventare “non marginale” entro la fine del quinto anno dall’inizio delle proprie operazioni commerciali.
Un business plan di 5 anni ben redatto è generalmente sufficiente per dimostrare che la società diventerà “non marginale” nel periodo di tempo richiesto. Non esiste un numero minimo di dipendenti da assumere al fine di dimostrare la “non-marginalita`”.
Origine dei fondi
Il denaro che costuisce l’investimento dovrebbe avere un’origine legittima. Generalmente, i fondi da investire negli Stati Uniti dovrebbero provenire dai risparmi di una persona o da fondi aziendali se l’attività negli Stati Uniti è di proprietà di un’entità commerciale straniera.
E’ appena il caso di precisare che i fondi non devono costituire i proventi di un’attività criminale. Tuttavia, vale la pena ricordare che in sede di Visto E-2 il controllo sulla fonte del capitale investito non entra cosi` nel dettaglio. Sarà sufficiente produrre l’estratto conto bancario appartenente al beneficiario – o alla societa` – che mostra che un determinato importo di denaro è presente sul conto ed è stato trasferito sul conto della societa` americana. Il consolato americano, nell’esaminare l’application, generalmente non andra` oltre questa verifica. Per converso, il controllo esercitato per verificare l’origine dei fondi nelle domande per l’ottenimento della Green Card EB-5 da investitori è molto più invasivo e difficile da soddisfare.
Donazioni e prestiti
I fondi costituenti l’investimento ai fini del Visto E-2 possono anche provenire da donazioni o prestiti. Una donazione può provenire da un familiare o da un amico, mentre un prestito può provenire da familiari, amici o anche da un istituto bancario. Il prestito in questione, tuttavia, dovrebbe essere un prestito garantito, mentre il prestito non garantito non e` sufficiente a far considerare l’investimento sufficientemente “a rischio”. Un prestito garantito si ha quando il beneficiario ha fornito una garanzia personale o aziendale al prestatore. Di conseguenza, se il prestito non viene rimborsato, il creditore escutera` detta garanzia per soddisfare il proprio credito. Se il prestito non e` garantito, il beneficiario viene considerato in una situazione a rischio limitato, non sufficiente a soddisfare i requisiti del Visto E-2.